Il primo hotel Covid nelle Marche
Unico nel suo genere e primo nell’intera regione Marche, il Covid Hotel nasce a Senigallia per far fronte alla situazione derivata dall’epidemia grazie a una sinergia importante tra Fondazione Caritas, l’ambulatorio solidale Paolo Simone Maundodé e il comitato “Un aiuto per l’ospedale di Senigallia”. Il protocollo è stato firmato da Asur Marche e Unione dei comuni “Le terre dalla Marca Senone” (ente capofila dell’Ambito territoriale sociale 8).
Ma tante altre realtà hanno appoggiato e sostenuto la nascita di questo grande progetto: cittadini, professionisti e imprenditori. Un apporto importante al progetto è dato dalle Unità speciali di continuità assistenziale (Usca), da Medici senza frontiere, che ha tenuto un corso di formazione per dipendenti, operatori e volontari che si impegnano nella gestione della struttura, dall’associazione Il seme e dalla cooperativa Undicesimaora.
Il Covid Hotel è una struttura ricettiva di circa 40 camere con bagno destinata ad accogliere cittadini assistiti dall’Asur Marche ma impossibilitati a rispettare la quarantena presso il proprio domicilio o pazienti autosufficienti dimessi dagli ospedali, quindi clinicamente guariti ma ancora positivi al test. Saranno quindi ospitati pazienti che non necessitano di ricovero ma risultano positivi al virus, convalescenti o asintomatici dimessi: il Covid Hotel infatti mira ad alleggerire la pressione sull’ospedale cittadino e sul personale sanitario.
Non un ospedale, non un hotel vero e proprio, ma una forma di “ospitalità sociale” per persone che sono impossibilitate a trascorrere la loro quarantena in casa. Nessun costo per gli ospiti, per i quali saranno garantite tutte le misure di sicurezza e prevenzione, tra cui anche la messa a disposizione del DPI, per gli ospiti ma anche per l’intero personale in servizio, precisamente quattro operatori in alternanza e un gruppo di volontari per la sorveglianza, la distribuzione dei pasti, il cambio biancheria e la reperibilità. Pasti e cambi infatti vengono consegnati fuori dalla porta della camera. Le persone accolte dovranno restare obbligatoriamente nella propria stanza, dotata di TV e wi-fi, senza avere contatti con nessuno, né tra loro né con il personale. Il progetto prevede per gli accolti un’offerta di proposte che possano rendere meno gravoso l’isolamento, per esempio assistenza psicologica e spirituale via telefonico oppure online. L’hotel garantisce la pulizia, la sanificazione degli ambienti, la fornitura di pasti caldi e dei servizi di cambio biancheria e lenzuola, nel pieno rispetto quindi delle norme igienico-comportamentali adatte alla situazione.
Questo grande progetto è stato reso possibile grazie alla sensibilità della proprietà della struttura alberghiera che ha messo a disposizione l’immobile e alla preziosa consulenza del personale medico dell’ambulatorio solidale.