Un abbonamento al bus
Quando piove forte e tira vento la vedi sotto alla pensilina del bus insieme ai suoi tre piccoli. Non si perde di certo d’animo, Hope. È una donna volitiva, non sarà un temporale a fermarla, quando non l’hanno fermata i suoi aguzzini in Nigeria. Insieme a lei ci sono i tre figli, 4, 6, e 7 anni, su cui leggi un po’ di stanchezza, a volte. Non è semplice fare avanti indietro con la scuola ogni giorno, prendere l’autobus in anticipo, tornare a casa tardi, aspettare i fratelli che escono dall’asilo, perché hanno orari diversi.
Hope è arrivata in Italia da qualche anno, ma qui da non molto. È una donna vittima di tratta e porta tutto il peso del suo passato addosso, dentro agli occhi, nei gesti, nel sorriso che non sbuca quasi mai nel suo viso. Ha subito abusi di ogni genere, nel suo Paese e nel lunghissimo viaggio per arrivare in Europa, ma ora che i figli crescono sembra che stia ripartendo, anche grazie a Caritas che la sostiene passo passo e alle tante volontarie che la aiutano e le stanno vicino. Un po’ di affetto se lo meritava, Hope, un po’ di aiuto per stare su e non precipitare. Capisci la sua forza interiore dalla testardaggine con cui spinge i bambini assonnati al bus, per andare a scuola e all’asilo. Sono bambini silenziosi, come lo è la mamma, che a testa bassa va a svolgere il suo dovere di madre e, pioggia o non pioggia, porta i figli alla fermata.
Hope oggi si rivolge a Caritas per le spese che non riesce a sostenere con i piccoli lavori saltuari che svolge, per esempio l’abbonamento al bus, che costa 30€ al mese e deve valere per lei e i tre bambini. Siamo riusciti, grazie all’aiuto di molti donatori, a regalarle cinque mesi di abbonamento per arrivare alla fine della scuola, un gesto semplice ma molto concreto. Che ha strappato un sorriso sincero a Hope e ai tre piccoli di casa.