SAFE – inclusione e salute

25 Marzo 2022
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SAFE – inclusione e salute

L’adesione di Caritas Senigallia al progetto SAFE – rete per l’inclusione e la salute – insieme ad altri 24 partner italiani ha lo scopo di attuare strategie e realizzare progetti che sensibilizzino sul tema della povertà sanitaria e dell’inclusione lavorativa.

 

Sono più di 2 milioni in Italia le famiglie che vivono in condizioni di povertà assoluta, il 7,7% del totale. Non ci si può aspettare che gli enti caritatevoli da soli risolvano problemi di questa portata. Serve un intervento culturale, ed è quello che il progetto SAFE si propone. Non solo rispondere a un problema, ma sostenere progetti di reinserimento lavorativo e sensibilizzare sul tema della povertà sanitaria. Caritas Senigallia, da sempre impegnata su questi fronti, grazie al sostegno di SAFE ha avviato nuovi inserimenti lavorativi. Come quello di James.

Di origine keniota, James è arrivato in Italia nel 1987 per motivi economici e politici e piano piano è riuscito a ricongiungersi con la moglie e tre dei suoi cinque figli. Il sorriso contagioso di James è stato il suo miglior biglietto da visita: ai colloqui trasmetteva un misto di forza, desiderio di reagire e positività che non lasciava mai indifferenti i datori di lavoro. Cameriere, autista, falegname e oggi, finalmente, allineandosi ai suoi sogni, addetto nel settore ristorazione. Grazie a Caritas infatti è stato inserito come aiuto cucina e gestione viveri e materie prime in dispensa, dopo che il Covid lo aveva costretto ad allontanarsi dall’ultimo lavoro in cucina: nel giugno del 2020 non aveva potuto riprendere il lavoro stagionale in un ristorante, chiuso per tutta l’estate. Si era ritrovato a piedi, abbandonato a sé stesso e molto preoccupato per la famiglia: proprio per questo si era rivolto a Caritas. Ora la sua spensieratezza e la sua gioia sono una ventata di aria fresca in cucina e i suoi piatti raccontano bene una vita faticosa ma finalmente realizzata.

 

“Safe” è un termine inglese che significa sicuro, protetto, affidabile, descrive uno “stare bene” in relazione con gli altri, non da solo. Tutte le persone e gli enti partner del progetto si impegnano a testimoniare un’appartenenza reciproca, offrendo spazi accoglienti, cure, beni necessari ma anche e soprattutto tempo, ascolto, sorrisi e risposte ai problemi. Così SAFE diventa una rete, spazio di confronto e di incontro dove ognuno ha qualcosa da dire, una storia da raccontare, un aiuto da donare: l’operatore come il volontario, l’ospite come il cuoco, il direttore come il senzatetto. Un gioco delle parti, in cui non esiste chi salva e chi è salvato: siamo tutti sulla stessa barca.

Capofila del progetto SAFE, nato grazie al finanziamento del Ministero del Lavoro, che coordina l’attività di realtà presenti in modo capillare su tutto il territorio italiano, è Caritas di Rimini. Si tratta di realtà esperte, competenti, attive da anni per rispondere in maniera puntuale ai bisogni crescenti dei poveri sul nostro territorio. “La coesione sociale, la crescita del benessere delle comunità e la lotta alla povertà richiedono, soprattutto nella situazione attuale, la mobilitazione di tutti”: queste le importanti parole di Marco Pagniello, responsabile ufficio politiche sociali e promozione umana di Caritas Italiana.

Per seguire il progetto www.progetto-safe.it e la pagina Facebook 

25 Marzo 2022
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