Rifugiato a casa mia
Alla luce delle parole di papa Francesco, che invitano ad esprimere la concretezza del Vangelo e accogliere una famiglia di profughi attraverso un gesto concreto in preparazione all’anno santo, si intende presentare una proposta progettuale denominata “Rifugiato a casa mia” volta a rafforzare un approccio innovativo, attraverso il coinvolgimento della comunità locale. Per questo abbiamo creduto che l’attivazione sul territorio di risorse preziose, quali le famiglie e le parrocchie, per l’accoglienza e l’integrazione dei migranti, fosse l’evoluzione naturale del decennale impegno delle Caritas su questo fronte.
Il progetto consiste nella sperimentazione di nuove forme di accoglienza e integrazione di cittadini stranieri all’interno di nuclei familiari o in strutture parrocchiali o diocesane in cui sia garantito un continuo tutoraggio e accompagnamento della persona accolta da parte delle famiglie tutor. La Caritas diocesana di Senigallia avrà comunque la supervisione delle accoglienze, garantendo quanto necessario ad una migliore integrazione tra i beneficiari, le famiglie e le comunità.
Il progetto si configura come un’iniziativa nazionale finalizzata a mettere a punto un modello di accoglienza e integrazione con una duplice finalità: da un lato creare delle migliori condizioni di integrazione dei cittadini stranieri e dall’altro coinvolgere e sensibilizzare le comunità all’accoglienza del prossimo con l’obiettivo di accompagnarlo durante un più specifico percorso di autonomia.
Tutte le parrocchie e le famiglie interessate possono contattare la Caritas Diocesana di Senigallia