“Il violino del Titanic”: il teatro e l’integrazione
Conto alla rovescia per il grande spettacolo gratuito dei Cantieri meticci, originalissimo esperimento nazionale di teatro che mette insieme italiani e stranieri attraverso forme artistiche, linguaggi ed esperienze di ogni nazionalità. Domenica 5 marzo alle 18.30 al Circolo del Cesano (via Settima Strada 60) gli attori dei Cantieri propongono il loro spettacolo più amato, “Il violino del Titanic”, ovvero “non c’è mai posto nelle scialuppe per tutti (studio uno per affondamento con spettatori)”, opera di forte impatto da vivere in prima persona per comprendere l’idea artistica che sta alla base: portare in scena la molteplicità di una società amalgamata e trasformata, anche grazie all’arte.
Lo spettacolo dei Cantieri meticci e i laboratori collegati, aperti a chiunque voglia mettersi in gioco per sperimentare l’integrazione attraverso il teatro, arrivano a Senigallia grazie a Fondazione Caritas, allo SPRAR, il Sistema di protezione rifugiati e richiedenti asilo, e al comune di Senigallia in collaborazione con la Scuola di Pace Buccelletti. Si tratta di uno dei primi momenti di riflessione e approfondimento su temi importanti come la povertà, l’accoglienza, l’immigrazione e il volontariato che Caritas mette in atto nel periodo di chiusura del Centro di solidarietà, in previsione di un grande programma di condivisione di idee e pensieri della carità in senso ampio.
Grazie ai Cantieri, inizialmente “Compagnia dei rifugiati”, molte persone fuggite dal proprio Paesi a causa di guerre e persecuzioni hanno trovato un luogo dove imparare l’arte del teatro, dove mettersi in gioco, uno strumento per tessere relazioni e sperimentare la lingua italiana.