Laboratori meticci: qui si respira aria nuova
10 Aprile 2017
Finito anche il terzo incontro di laboratori con i Cantieri meticci, atterrati a Senigallia grazie allo SPRAR (Sistema di protezione rifugiati e richiedenti asilo) e a Caritas. Dopo il grande spettacolo “Il violino del Titanic ovvero non c’è mai posto nelle scialuppe per tutti” del 5 marzo gli iscritti ai laboratori interattivi, italiani e stranieri, sono sempre più numerosi.
I “maestri” teatranti di Bologna sono orgogliosi del lavoro comune che dopo ogni fine settimana di incontro diventa più interessante. La cultura dell’accoglienza e dell’esperienza artistica come forma di condivisione, di ricchezza e di scoperta dell’altro funziona e coinvolge, crea integrazione reale, tangibile, profonda. Uno accanto all’altro i ragazzi che si impegnano nei laboratori fanno nascere scintille di creatività e di voglia di conoscersi.
Grazie ai Cantieri, inizialmente “Compagnia dei rifugiati”, molte persone fuggite dal proprio Paesi a causa di guerre e persecuzioni hanno trovato un luogo dove imparare l’arte del teatro, dove mettersi in gioco, uno strumento per tessere relazioni e sperimentare la lingua italiana.
Il prossimo appuntamento, il penultimo, sarà a fine mese e tutti speriamo che a Senigallia possa germinare uno spettacolo originale e unico. L’accoglienza parte da qui, dove si respira aria nuova di libertà
10 Aprile 2017