Proseguono i lavori al Centro di Solidarietà
Proseguono con grande celerità i lavori di manutenzione straordinaria al Centro di solidarietà Palazzolo, nati dalla necessità di rivedere l’intera struttura gestita da Caritas dopo l’alluvione del maggio 2014, mai affrontata a fondo per dare la possibilità ai tantissimi utenti di usufruire dell’accoglienza offerta. Tre anni fa, in linea con la volontà del vescovo Giuseppe Orlandoni, erano stati privilegiati gli interventi a favore delle famiglie colpite dall’esondazione, ma ora il cantiere, finanziato dalla CEI, era indispensabile. Data prevista per la riapertura ufficiale sabato 16 settembre.
Niente accade per caso e la ditta che lavora al cantiere del Centro è davvero una cooperativa “speciale”. La Corinzi 13, dalla Prima lettera ai Corinzi, 1-13 (“Queste tre cose rimangono: la fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande è la carità”), nasce a Gubbio e ha come capo cantiere un diacono: è un progetto unico in Italia e un esempio di cooperativa sociale di qualità, composta da una ventina di operai che edificano con attenzione all’etica, all’ambiente e alla qualità. “Nella nostra storia è stato fondamentale l’incontro con una delle più belle pagine dei Vangeli, l’inno alla carità di San Paolo” racconta il Carlo Carosati, fondatore della cooperativa e diacono, “per questo prestiamo molta cura al committente e ai lavori che accettiamo. Siamo nati da una casa di accoglienza, ci siamo spostati anche all’estero, sempre con principi chiari in testa: la convivenza, la condivisione, il rispetto del lavoro dell’uomo, che oggi è troppo spesso schiacciato o messo in secondo piano per dare privilegio al denaro”. Il clima di grande collaborazione e serenità, tra operai al cantiere e referenti esterni, si respira forte e chiaro.
Le novità attese per il 30 giugno, data ufficiale della fine del cantiere, sono la riapertura dell’ambulatorio medico, l’ampliamento della mensa e del centro di ascolto, la creazione di un locale ampio dove partecipare a momenti quotidiani. Molto interessante il progetto Cantieri della solidarietà, che vedrà i giovani della città interessati (dai 17 anni) convivere per due settimane a luglio al Centro per dedicarsi all’arredo, alla pittura, alla sistemazione dei locali interni.
Nel frattempo la Commissione solidarietà, composta di un prete e un laico per ogni vicaria, si riunisce ogni 15 giorni per raccogliere idee e forze sul futuro del Centro, per capire il modo migliore e più proficuo per dare risposte alle emergenze del territorio. Importante anche il confronto che si è avviato con il comune di Senigallia e l’intero Ambito sociale: l’obiettivo principale è offrire a Senigallia una struttura migliorata, potenziata, solida e forte nel dare voce e sostegno alle famiglie in difficoltà, italiane e straniere, nel rispondere al dramma delle povertà locali, in uno spirito di sussidiarietà e di lavoro in rete, e nel favorire una comunità dell’accoglienza di cui già Caritas ha tessuto, negli anni, una rete fitta e sottile, se si pensa che nel 2016 la mensa ha offerto quasi 20.000 pasti caldi e le persone ascoltate e aiutate sono state più di 900.