Aperte le iscrizioni per i laboratori dei “Cantieri Meticci”
Aperte le iscrizioni ai nuovi laboratori teatrali dei Cantieri meticci, il progetto bolognese –oggi esportato in molte città italiane ed europee – che propone percorsi teatrali per migranti, rifugiati e italiani, mettendo in comune la passione per il teatro e il desiderio di condividere un’esperienza originale. Anche questa volta l’organizzazione a Senigallia avviene grazie allo SPRAR (Sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati) del comune di Senigallia e dell’Ambito territoriale 8, con promozione da parte della Scuola di pace. “Siamo pazzi, amanti, poeti, abitatori di sogni e di fantasia…” scrivono gli ideatori dei Cantieri “ma crediamo davvero che il teatro e l’incontro siano strumenti per scrivere insieme una storia diversa nelle vene della nostra città.”
I laboratori si terranno nei locali del rinnovato Centro di solidarietà in piazza della Vittoria a Senigallia, sono totalmente gratuiti, aperti a tutti da 16 anni in su e in orario pomeridiano (dalle 14 alle 18). Primo incontro sabato 11 novembre, a seguire 25 novembre, 16 dicembre, 13 e 27 gennaio, 10 febbraio, 17 e 24 marzo, 7 e 14 aprile, infine 15 aprile con l’evento finale. Per info e iscrizioni 071/60274 oppure fo.sprar@caritassenigallia.com
Durante i laboratori dei Cantieri meticci si acquisiranno gli strumenti di base della recitazione e dell’espressione scenica grazie alla presenza di attori e formatori: sono un’occasione di incontro e di scambio con persone di età, provenienze geografiche ed esperienze di vita diverse e producono, alla fine del ciclo, uno spettacolo unico e originale. Chi ha partecipato lo scorso anno assicura divertimento, nuove conoscenze e soprattutto un grande arricchimento culturale e interiore, da parte degli stranieri e da parte degli italiani. Sono perfetti per chi voglia mettersi in gioco attraverso la pratica di teatro, ma anche semplicemente attraverso il racconto di storie, il ballo, la risata: da tutto questo nasce qualcosa di unico, un incontro fuori dal comune che utilizza un linguaggio comune che supera le differenze senza eliminarle.