Discorso del Santo Padre per il Forum Migrazioni e pace

24 Febbraio 2017
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Discorso del Santo Padre per il Forum Migrazioni e pace

Martedì il Santo Padre ha tenuto a Roma un importante discorso ai partecipanti al Forum internazionale “Migrazioni e pace”, il cui tema era “Integrazione e sviluppo: dalla reazione all’azione”. Papa Francesco ha istituito, proprio per dare voce e intervenire su migranti, rifugiati e vittime di tratta, un Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale. Ci piacerebbe condividere con voi lettori alcune parti della sua lunga orazione, perché ogni giorno ci troviamo impegnati nei temi della cura dell’uomo, del disagio, della solidarietà e della pace, ai quali come Caritas miriamo come obiettivo primo e indiscutibile.

 

Migrare è espressione dell’intrinseco anelito alla felicità proprio di ogni essere umano, felicità che va ricercata e perseguita. (…) Purtroppo all’inizio di questo terzo millennio si tratta di spostamenti forzati, causati da conflitti, disastri naturali, persecuzioni, cambiamenti climatici, violenze, povertà estrema e condizioni di vita indegne. (…) La nostra (di comunità politica, società civile e Chiesa, ndr) comune risposta si potrebbe articolare attorno a quattro verbi: accogliere, proteggere, promuovere e integrare. (…) Credo che coniugare questi quattro verbi, in prima persona singolare e in prima persona plurale, rappresenti oggi un dovere, un dovere nei confronti di fratelli e sorelle che, per ragioni diverse, sono forzati a lasciare il proprio luogo di origine: un dovere di giustizia, di civiltà e di solidarietà.”

 

E con la sua abituale compartecipazione alla sofferenza dei deboli, Papa Francesco ha concluso la sua riflessione richiamando l’attenzione sui più vulnerabili tra migranti, profughi e rifugiati, cioè “bambini e adolescenti che sono forzati a vivere lontani dalla loro terra d’origine e separati dagli affetti familiari”. A loro infatti ha dedicato anche il recente messaggio per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, sottolineando come “occorre puntare sulla protezione, sull’integrazione e su soluzioni durature”.

24 Febbraio 2017
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