“Giornata del Rifugiato” a Senigallia
Un nuovo modo di parlare di immigrazione e di solidarietà, un nuovo punto di vista per mettersi in ascolto dell’altro: Caritas e lo SPRAR (Sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati) di Senigallia propongono una Giornata mondiale del rifugiato diversa da solito. Giovedì 22 giugno alle 16.30 nei locali della Mediateca comunale l’incontro “Una finestra sul mondo” vedrà un gruppo di stranieri, accolti nella nostra città da tempi differenti, presentarsi al pubblico e chiacchierare con i senigalliesi.
Per assecondare lo slogan di questo 2017 dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), “L’Italia che accoglie”, Caritas prova a raccontare la vita dei migranti da tanti punti di vista, perché un pubblico attento riesca a costruirsi un quadro personale di conoscenze e di impressioni reali, non frutto di pregiudizi o stereotipi facili.
Esattamente lungo questa strada cammina il giornale che verrà presentato giovedì, “La finestra”, il cui nome evoca lo sguardo silenzioso e interessato di chi sa tacere quando è il momento e sa guardare con attenzione verso ciò che accade al di fuori dalle proprie mura. Il giornale è un insieme di voci vere che stanno dentro o attorno al mondo degli stranieri accolti a Senigallia: ci sono articoli scritti da alcuni rifugiati, da persone che con gli immigrati lavorano o convivono ogni giorno per i motivi più svariati, dal vicino di casa alla dottoressa del consultorio e alla mediatrice culturale.
Il pomeriggio di giovedì vedrà alternarsi momenti di approfondimento sulla situazione attuale dei rifugiati beneficiari del progetto SPRAR, la lettura di storie di rifugiati tratte dal libro di Chiara Michelon “La fuga” e il momento clou della giornata, cioè la conversazione, coordinata da Margherita Angeletti con i veri protagonisti del progetto: i migranti stessi, che parleranno di sé, dei loro desideri e delle loro paure, della loro vita, del passato e del futuro.
Sarà un’occasione importante per aprirci a un mondo sempre più multiculturale e multietnico, del quale non dovremmo aver timore ma di cui cogliere le potenzialità e le sfaccettature, per non cadere nell’errore più banale, quello di un razzismo dilettante e testardo, che aggiunge solo odio e mira a cancellare la solidarietà umana.
La Giornata mondiale del rifugiato viene festeggiata ovunque il 20 giugno, per sensibilizzare l’opinione pubblica e ricordare la condizione di oltre 65 milioni di persone in tutto il mondo – il numero più alto dalla seconda guerra mondiale – costrette a fuggire dai propri Paesi e dalle proprie case a causa di persecuzioni, torture, violazioni dei diritti umani e conflitti.