Il Rintocco – Avrò cura di te
Qualche giorno fa è morto Franco Battiato, cantautore siciliano conosciuto e apprezzato da tanti, anche se uscito dalle scene da qualche anno. La canzone che è stata ricordata di più è quella intitolata “La cura”: una musica dolce e intensa, ma soprattutto delle parole piene di amore, di compassione e di tenerezza. “Ti proteggerò dalle paure… dai turbamenti… dalle ingiustizie e dagli inganni… dai fallimenti. Ti solleverò dai dolori e dalle ossessioni. E guarirai da tutte le malattie. Perché sei un essere speciale… Ed io avrò cura di te…”
Ci ha cantato quanto possa arricchire le vite, la nostra e quella degli altri, il prendersi cura, l’interessarci, il sentire l’altro come una ricchezza, un dono, una opportunità. La parte migliore di noi sa che il nostro bene passa attraverso il bene che siamo capaci di donare.
La parte migliore di noi. Perché dentro di noi alberga anche quell’altra parte, più o meno nascosta, più o meno tenuta sotto controllo, in cui l’altro è un fastidio, un peso o solo un mezzo di cui servirci.
Per una tragica coincidenza sui giornali era riportata in quegli stessi giorni e negli stessi luoghi, Catania, la condanna all’ergastolo di un operatore della sanità, un autista di mezzi di soccorso. È stato condannato, per ora in primo grado di giudizio, alla condanna più severa per aver ucciso tre persone gravemente malate che stava trasportando per servizio, iniettando aria in vena, allo scopo di cogliere l’opportunità di aver l’incarico dell’accudimento della salma e lucrare così circa trecento euro ogni volta. Con tutta probabilità erano in fin di vita, ma il totale disprezzo della loro persona e della loro vita in chi doveva prendersi cura di loro, è stato considerato degno dell’ergastolo.
L’uomo è capace di prendersi cura o di usare gli altri in maniera abbietta. Il passo a volte è breve. “Perché sei un essere speciale. Ed io avrò cura di te. Io sì, che avrò cura di te”. Grazie, Battiato, di avercelo ricordato.