Il Rintocco – Servi inutili ma preziosi
Il tragico episodio di Karim, il bambino morto incastrato in un cassonetto della Caritas, mentre rovistava per cercare qualcosa, ci ha lasciato l’amaro in bocca. Non solo per il dolore per lui, per i suoi genitori poverissimi e per i suoi quattro fratelli, ma anche per il senso di impotenza davanti alla povertà. Non mancano certo i vestiti, il Comune aveva dato una casa e qualche sussidio… ma è successo quello che non doveva succedere. La difficoltà è una relazione efficace che può aiutare le persone a prendersi cura di sé. In questo siamo tutti in difficoltà.
Nel cap. 17 del Vangelo di Luca c’è quella parabola del servo che, quando torna dal duro lavoro dei campi, continua a fare i servizi necessari nella casa, senza fermarsi. Gesù commenta: “Quando avrete fatto tutto ciò che c’era da fare, dite: Siamo servi inutili, abbiamo fatto quanto dovevamo fare”. Da parte di Gesù non c’è la volontà di sminuire il lavoro generoso dei servi, ma un invito all’umiltà. La parola umiltà vuol dire letteralmente “stare coi piedi per terra”, nell’humus. Sappiamo di doverci dare da fare, consapevoli sempre di non cambiare il mondo, ma di aiutare qualcuno. I poveri e i sofferenti continueranno a esserci anche dopo il nostro impegno, pur assiduo e generoso. Ma qualcuno avremo aiutato, qualcuno avremo confortato, qualche sorriso avremo distribuito, un po’ più di bene ci sarà nel mondo…
Del resto quanto sia importante l’umiltà, lo stare con i piedi per terra, ce lo dimostra la storia della lotta al Covid19. Quelli che si sono posti in modo presuntuoso, pensando di aver più potere degli altri o di poter fare a meno di preoccuparsi di quelli che stanno male, perché “tanto passerà da solo”, hanno combinato disastri paurosi. Quelli che si sono posti con umiltà, sapendo bene i limiti dei propri mezzi, hanno dato risposte migliori. Sta rispondendo meglio all’epidemia, per ora, la misera Africa senza mezzi, senza una sanità efficiente,
Il tragico episodio di Karim, il bambino morto incastrato in un cassonetto della Caritas, mentre rovistava per cercare qualcosa, ci ha lasciato l’amaro in bocca. Non solo per il dolore per lui, per i suoi genitori poverissimi e per i suoi quattro fratelli, ma anche per il senso di impotenza davanti alla povertà. Non mancano certo i vestiti, il Comune aveva dato una casa e qualche sussidio… ma è successo quello che non doveva succedere. La difficoltà è una relazione efficace che può aiutare le persone a prendersi cura di sé. In questo siamo tutti in difficoltà.
Nel cap. 17 del Vangelo di Luca c’è quella parabola del servo che, quando torna dal duro lavoro dei campi, continua a fare i servizi necessari nella casa, senza fermarsi. Gesù commenta: “Quando avrete fatto tutto ciò che c’era da fare, dite: Siamo servi inutili, abbiamo fatto quanto dovevamo fare”. Da parte di Gesù non c’è la volontà di sminuire il lavoro generoso dei servi, ma un invito all’umiltà. La parola umiltà vuol dire letteralmente “stare coi piedi per terra”, nell’humus. Sappiamo di doverci dare da fare, consapevoli sempre di non cambiare il mondo, ma di aiutare qualcuno. I poveri e i sofferenti continueranno a esserci anche dopo il nostro impegno, pur assiduo e generoso. Ma qualcuno avremo aiutato, qualcuno avremo confortato, qualche sorriso avremo distribuito, un po’ più di bene ci sarà nel mondo…
Del resto quanto sia importante l’umiltà, lo stare con i piedi per terra, ce lo dimostra la storia della lotta al Covid19. Quelli che si sono posti in modo presuntuoso, pensando di aver più potere degli altri o di poter fare a meno di preoccuparsi di quelli che stanno male, perché “tanto passerà da solo”, hanno combinato disastri paurosi. Quelli che si sono posti con umiltà, sapendo bene i limiti dei propri mezzi, hanno dato risposte migliori. Sta rispondendo meglio all’epidemia, per ora, la misera Africa senza mezzi, senza una sanità efficiente, come altri Paesi non propriamente ricchi, Albania, Grecia e Polonia, rispetto agli Stati Uniti, alla Svezia o alla ricca ed efficiente Lombardia. Questione di umiltà e di attenzione.
Non possiamo cambiare il mondo, ma se ci chiniamo a lavorare per terra, un pezzetto di giardino sarà più fiorito.
come altri Paesi non propriamente ricchi, Albania, Grecia e Polonia, rispetto agli Stati Uniti, alla Svezia o alla ricca ed efficiente Lombardia. Questione di umiltà e di attenzione.
Non possiamo cambiare il mondo, ma se ci chiniamo a lavorare per terra, un pezzetto di giardino sarà più fiorito.