La cresima come concreto atto di Carità
Voluta dal nostro Vescovo Franco, una lettera dedicata ai numerosi cresimandi della diocesi, per sensibilizzarli a compiere gesti di carità, per avvicinarli al mondo della diversità e della povertà e anche alla realtà complessa che si vive nei Paesi di missione.
Monsignor Franco Manenti sollecita i giovani che stanno vivendo il loro tempo di preparazione alla Cresima a un gesto concreto di carità: può trattarsi di un progetto ideato dalla parrocchia oppure un progetto della diocesi, da svolgersi nel mondo Caritas (mensa) e nel mondo delle missioni attraverso il Centro missionario diocesano. Assumersi concretamente la responsabilità di aiutare l’altro può quindi significare offrire un pasto caldo a una persona che ne ha bisogno alla mensa Caritas, oppure regalare una Bibbia in francese o senoufo a un ragazzo che vive in Costa d’Avorio (Dianra) o una giornata di spiritualità e incontro con la Parola (pasto e viaggio) a un ragazzo ivoriano che non ne avrebbe la possibilità. Non si tratta di un semplice contributo economico ma di un gesto di rinuncia e di dono dei propri risparmi da parte del giovane verso chi ha davvero bisogno del nostro aiuto. Un percorso per comprendere, pertanto, il senso del nostro benessere e quello della povertà e della difficoltà che ogni giorno molti sono costretti ad affrontare.
Il giorno della Cresima i giovani, durante l’offertorio, porteranno simbolicamente il loro dono, ma prima saranno invitati a visitare concretamente le strutture della nostra città che Caritas ha costruito per accogliere e dare protezione alle persone più povere e deboli (Casa Stella, Casa San Benedetto, Centro di solidarietà…) e a vedere un video girato dei missionari della Consolata sul mondo delle missioni.