“Tutti i popoli a tavoli alla stessa ora… cosa potrebbe accadere?”
70 giovani a cena insieme: venerdì scorso, nei locali della Casa della gioventù, settanta giovani hanno partecipato all’evento “Tutti i popoli a tavola alla stessa ora… cosa potrebbe accadere?”. Non un gioco, ma un esperimento sociale.
All’ingresso alla cena ognuno cambiava identità, prendendo possesso di una nuova carta d’identità. Le persone poi si dividevano a seconda della provenienza.
“Questa cena speciale è stata servita ai presenti non per creare un senso di colpa” spiegano Chiara e Jacopo, tra gli organizzatori della cena e attuali beneficiari del Servizio civile per quest’anno alla Casa della Gioventù “ma per permettere ai singoli di prendere coscienza e consapevolezza della situazione attuale: qualcuno mi mette del cibo sul piatto, io mangio, è sempre stato così e per me è normale che sia così. Per qualcuno nel resto del mondo invece non lo è affatto”.
Le risorse mondiali, nello specifico, metaforicamente, il cibo, sono state divise secondo le percentuali reali: la metà delle risorse era per un invitato solo, il resto per chi condivideva una posizione privilegiata, gli scarti per il resto dei presenti (circa 62 persone).
Una cena per divertirsi e sicuramente per comprendere, per mettersi nei passi di chi vive lontano da noi e non ha le nostre possibilità.