Una convivenza singolare
Piero e Bruno sono due signori di mezza età. Entrambi senigalliesi, sono uniti dalle complicazioni della vita, che per motivi differenti li hanno portati a trovarsi costretti a chiedere l’aiuto al Centro di ascolto Caritas e ai servizi sociali. Ma non tutte le difficoltà vengono per nuocere.
Piero, dopo un anno di accoglienza in due diverse strutture gestite da Caritas, ha ricostruito piano piano la sua vita e ottenuto un tirocinio lavorativo presso la cooperativa Undicesimaora. Lavorare restituisce dignità, speranza e voglia di andare avanti, lo sappiamo bene. Bruno, dopo la morte del padre con il quale viveva, si è trovato in ristrettezze economiche e non riusciva più a sostenere le spese quotidiane per i beni di prima necessità. Per questo Caritas ha contribuito con un sostegno economico.
Piero finalmente aveva un po’ di entrate, Bruno aveva un alloggio e il reddito di cittadinanza. Perché non far nascere, da due solitudini, una convivenza singolare? Ed è così che oggi Piero paga l’affitto di una stanza a Bruno, che nel frattempo ha cominciato anche lui un tirocinio di inclusione sociale. Non sono più ragazzini e forse mai avrebbero pensato di dover dividere una casa con uno sconosciuto, ma una cosa è certa: questa convivenza ha portato un po’ di serenità nelle loro vite.