Una settimana di alternanza scuola lavoro
Come ormai tradizione, due classi del liceo classico Giulio Perticari hanno scelto di svolgere la loro settimana di alternanza scuola lavoro nei numerosi progetti Caritas Senigallia. Per Caritas una bellissima opportunità di entrare realmente dentro al mondo nei giovani.
Il programma è stato ricco, proprio per dare ai ragazzi un quadro il più possibile ampio del ventaglio di progetti che Caritas sostiene e porta avanti, anche con la cooperativa sociale Undicesimaora. Divise in sottogruppi, la IV C e la IV A si sono avvicinate con delicatezza alle realtà esistenti, mettendosi in ascolto al Centro di ascolto ma anche portando allegria e spensieratezza ai bambini accolti a Casa San Benedetto, figli di vittime di violenza, e a Casa Stella, perlopiù origine straniera. “Il sorriso e il calore che ci hanno trasmesso” hanno raccontato “ci ha colpiti ed emozionati. Grazie all’amore che ricevono viene fornita loro la speranza di una rinascita”. Vedere da vicino la povertà e l’emarginazione ha sempre un impatto importante sui più giovani e, se accompagnati per mano alla scoperta di queste realtà, possono dare il loro contributo e pensare, in futuro, di dedicare un po’ del loro tempo alle attività di volontariato.
“Una settimana intensa” hanno detto “piena di attività e novità, dove abbiamo potuto conoscere il valore della solidarietà e sperimentare l’impegno di tutte le persone che lavorano in questo grande meccanismo”.
Gli studenti hanno vissuto in prima persona la quotidianità di Caritas e di Undicesimaora, cucinando, lavando e sistemando abiti, ridando vita artistica a oggetti abbandonati al magazzino Rikrea, e hanno anche ascoltato la voce diretta degli operatori sociali, degli educatori, dei volontari, degli ospiti e dei beneficiari. Il sabato, giornata conclusiva, è stato dedicato ai commenti e alle riflessioni. Con grande saggezza hanno espresso il loro pensiero: “Conoscere diverse realtà infatti permette di ridimensionare i propri problemi e la propria storia”; “All’interno di questa comunità, il senso di unione che si percepisce fa sì che ci si senta dentro una grande famiglia, volta a dare speranza a chi non ne ha più”.
Grazie quindi agli studenti, ai docenti e alla dirigente del Perticari che continuano a credere, come crediamo noi, che un’esperienza di questo tipo possa davvero arricchire interiormente i ragazzi oltre che far loro comprendere come Caritas si occupi del benessere del prossimo, indistintamente dal colore della pelle, dal sesso, dalla religione e dalla provenienza.